La scoliosi è una deviazione della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio.
- Sul piano frontale si manifesta con un movimento di “deflessione laterale”;
- Sul piano sagittale con una alterazione delle curve, il più spesso provocandone una inversione;
- Sul piano assiale con un movimento di rotazione.
L’integrazione di questi tre movimenti determina la cosiddetta “torsione” vertebrale.
Per definizione, la scoliosi idiopatica non riconosce una causa nota e probabilmente nemmeno una causa unica.Grazie alla ricerca scientifica realizzata negli ultimi anni, infatti, la deformazione vertebrale provocata dalla scoliosi appare sempre più come la punta di un iceberg, segno di una sindrome complessa ad eziologia multifattoriale, vero e proprio epifenomeno quindi di una patologia che ha origine lontano dalla colonna.
La scoliosi viene nominata in base alla convessità
La prima soglia significativa è quella necessaria per definire la scoliosi: secondo la Scoliosis Research Society, per definizione la scoliosi compare oltre i 10° Cobb radiografici. Con questo valore si definisce quindi il danno anatomico, la comparsa della patologia.
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