mercoledì 2 ottobre 2013

3 semplici esercizi per migliorare la condizione muscolare dello scoliotico.



Studi condotti presso l'Università di Washington, spiegano che l'obiettivo del trattamento della scoliosi è quello di stabilizzare la curva scoliotica in modo da mantenere il rachide del soggetto il più equilibrato possibile. 

Uno dei modi migliori per raggiungere questo equilibrio, è l’utilizzo di esercizio di forza e stretching. Esercici che devono essere eseguiti da 1 a 3 volte alla settimana con un giorni di riposo fra una seduta e l’altra.

Gli esercizi presi in consideraizione dall’università di Washington sono: 

Single Leg Stretch

Da posizione supina, portate il ginocchio destro verso tronco mantenendo l’arto inferiore sinistro esteso. La mano sinistra tiene il ginocchio e la mano destra tiene la caviglia dell’arto inferiore destro; il busto è sollevato da terra con le scapole in appoggio. Alternare la presa delle gambe mantenendo il capo sollevato. Espirare quando si tira la gamba verso il petto, inspirare quando durante lo scambio di presa.



Plank

La posizione dell'esercizio è molto simile a quella dei piegamenti sulle braccia, l'unica differenza è che ci si sostiene sui gomiti invece che sulle mani. Una volta presa posizione si cerca di mantenere il corpo più dritto possibile, cercando di mantenere testa, schiena e piedi sul medesimo piano, immaginate che un'asse si appoggi sulla vostra testa, schiena, glutei e talloni.Lo sforzo prodotto per cercare di mantenere la posizione tende a far spingere la parete addominale verso la colonna vertebrale, respirare normalmente e in maniera costante, cercate di mantenere la posizione più a lungo possibile, se notate un inarcamento della schiena in seguito al cedimento della muscolatura addominale interrompete subito l'esercizio. Normalmente una persona allenata mantiene l'esercizio per 10-15 secondi, allenandovi con costanza noterete che esercizio dopo esercizio sarete in grado di resistere sempre di più.



Plank Side

Sdraiati sul fianco, con il peso superiore del corpo che si terrà sul gomito. Poi cerca di imitare una linea retta lungo il corpo contraendo tutti i muscoli necessari. Tieni questa posizione per almeno 30 secondi o fino ad un minuto se sei agli inizi. Esegui questo esercizio su entrambi i lati del corpo.

lunedì 30 settembre 2013

MOTORIAMENTE....FERRARA




Poche settimane fa a Ferrara un giovedì mattina alle 9.15, è nato il progetto MOTORIAMENTE FERRARA ! Cosa faremo e chi siamo ? Siamo un gruppo di professionisti di vari settori da medico alle scienze motorie, che hanno a cuore la salute delle persone !
La nostra missione è di creare un’equipe di professionisti per seguire le persone che hanno problemi fisici la cui risoluzione è data da una multidisciplinarità di terapie.

Vogliamo partire con i bambini perchè sono il futuro ed è giusto che crescano al meglio !

I percorsi che verranno proposti per i bambini saranno:

  • PSICOMOTRICITA’  E PROPEDEUTICA ALLO SPORT
  • GINNASTICA CORRETTIVA
  • PERCORSO PER BAMBINI OBESI

Una volta avviate queste attività MOTORIAMENTE farà partire percorsi per gli adulti:

  • GINNASTICA ANTALGICA
  • GINNASTICA PREPARATORIA AL PARTO 
  • RIEDUCAZIONE POSTURALE
  • GINNASTICA PER SENIOR

E tanto altro ancora !

Siamo convinti che faremo la differenza ! Perchè ? semplicemente perchè quando uno coltiva una passione trasformandola nella propria attività lavorativa non ci si può che trovare di fronte ad un successo

Ad maiora semper

venerdì 27 settembre 2013

GINNASTICA POSTURALE E SCOLIOSI

Di Biagio Colavolpe



Si può migliorare la scoliosi?” Questa è la  vera domanda che ci viene fatta ogni giorno!!

La risposta classica della tradizione medica seria è: no, la scoliosi non migliora. Va però specificato che negli ultimi anni i migliori ricercatori del mondo nel settore hanno dimostrato che la scoliosi può essere migliorata, a patto di fare terapie molto efficaci e farle bene. Quindi, il mito che la scoliosi non migliora va sfatato.
Detto questo però si deve anche affrontare il tema di quali terapie possono far migliorare la scoliosi. Gli esercizi fisioterapici specifici (che non sono la “ginnastica”, ma un lavoro altamente specifico) non rientrano tra questi. 

Se ho una scoliosi lieve che non mi creerà mai problemi in età adulta (o meglio: è estremamente improbabile che mi creerà problemi in età adulta), allora farò degli esercizi di ginnastica posturale; se ho una scoliosi che supera le soglie al di là delle quali mi potrà creare problemi in età adulta, e quindi devo cercare di migliorare, allora uso una terapia che mi consenta di cercare di farlo: un corsetto adeguato per un numero di ore adeguate (almeno 18 ore al giorno). 
Diffidate di quanti promettono di raddrizzare la scoliosi: nessuno può fare nessuna promessa. Fidatevi solo di quanti vi promettono fatica e sudore per cercare di evitare peggioramenti, e se possibile migliorare. Purtroppo con la scoliosi (direi: in tutte le cose della vita) è così: nessuno ti regala nulla per nulla. Solo con la fatica si può curare ed a volte anche migliorare.
Cos'è la ginnastica posturale e quali esercizi fare per la scoliosi ?
La ginnastica posturale è un tipo di ginnastica importante non solo per tutti coloro che presentano dolori e vari disturbi alla colonna vertebrale, spesso affetta da varie problematiche dovute anche ad un'errata postura assunta durante il corso della giornata, ma anche a scopo preventivo, al fine di prevenire quindi l'insorgenza di eventuali dolori e fastidi a spalle e schiena, fastidi che possono divenire più frequenti con l'avanzare dell'età. Normalmente le posizioni scorrette che assumiamo durante la giornata portano ad accusare dei dolori al collo e alle spalle, le quali appaiono peraltro spesso incurvate verso l'interno. 

La ginnastica posturale, ideale per migliorare la mobilità articolare e l'elasticità muscolare, è un tipo di ginnastica che ricorda lo stretching o addirittura lo yoga e il pilates. Si tratta di una ginnastica molto dolce, da eseguire anche in casa. 

Questo tipo di ginnastica si prefigge determinati "obiettivi", fra i quali vi è una presa di coscienza della propria postura, un miglioramento della coordinazione, un riequilibrio della postura e ovviamente l'apprendimento delle posizioni corrette da assumere.    

Un esercizio semplice da eseguire per iniziare ad assumere una corretta postura della schiena è il seguente: mettetevi in posizione eretta, divaricate le gambe e flettetele leggermente. Da questa posizione, scendete lentamente verso avanti e poggiate i palmi delle mani sul pavimento, cercando di non incurvare la schiena e di non sollevare i talloni. Mantenete la posizione per un tempo che va dai 30 ai 50 secondi, e ritornate lentamente alla posizione iniziale.  
Ed ecco un secondo esercizio utile: mettetevi per terra carponi e posizionate i palmi delle mani alla stessa larghezza delle spalle. A questo punto sollevate la gamba destra portandola all'altezza del gluteo, e sollevate allo stesso tempo il braccio sinistro. Mantenete la posizione e ripetete l'esercizio con l'altra gamba.
Biagio Colavolpe

martedì 24 settembre 2013

IL PIEDE COME ORGANO RECETTORIALE. POSSIBILI INFLUENZE DEL PIEDE SUL SOGGETTO SCOLIOTICO

DI SAMANTA PASETTI


Introduzione:
il piede è una parte fondamentale del nostro corpo in qualità di responsabile della nostra postura eretta e della deambulazione; è ricco di recettori che raccolgono gli stimoli dall’esterno e li mandano al Sistema Nervoso Centrale. Il piede è visto come un’ importante recettore posturale, un organo recettoriale, quindi una postura scorretta può derivare da un alterato appoggio del piede.
  • POSTURA: posizione che il corpo assume nello spazio
  • POSTURA NORMALE: porta ad un’assenza di tensioni e dolori
  • POSTURA ANORMALE: porta a presenza di tensioni e dolori.
L’articolazione sotto astragalica:

è l’articolazione più importante del piede, si trova sotto la caviglia, tra astragalo e calcagno. Queste due ossa sono in contatto tramite 3 superfici articolari e un legamento (legamento a siepe). 
Nel caso del piede piatto, l’astragalo invece che stare sul calcagno tocca a terra, ciò avviene perché il legamento a siepe non riesce a mantenere le ossa in asse.

Il piede piatto (piede valgo pronato):
è una patologia molto frequente nella prima infanzia, i bambini hanno tutti piedi piatti, la diagnosi infatti viene fatta non prima dei 3/4 anni di vita quando la crescita e lo sviluppo osseo sono tali da riuscire a definire la forma corretta del piede.  Il piede piatto è causato da una lassità legamentosa della fascia plantare, invece che avere la fascia concava il piede è piatto e appoggia  su tutto il terreno. Inoltre c’è un’ipotonia dei muscoli di tutta la pianta.Il calcagno è deviato all’esterno e il piede poggia sul bordo interno, è pronato.
Trattamenti:

Se dopo i 4/5 anni di età i piedi non prendono la giusta forma allora è consigliabile il PLANTARE : i plantari nei bambini hanno lo scopo di creare delle correzioni permanenti, nell’adulto invece ha la sola funzione di correggere il carico per cercare di limitare il dolore alla schiena ma una volta tolto la problematica è esattamente come prima (per questo motivo i plantari sarebbe bene metterli da bambini). Ma il plantare da solo non basta per creare nei bimbi quelle correzioni sufficienti a ridurre i problemi, insieme alla correzione ortopedica vanno inseriti anche gli ESERCIZI: gli esercizi di ginnastica per i piedi sono fondamentali per andare a stimolare quella muscolatura ipotonica tipica del piede piatto, infatti grazie a questi si va a stimolare i muscoli della fascia plantare. Vediamo ora qualche esempio:
  • Camminate sulla punta dei piedi o sul tallone
  • Camminata su di una striscia colorata, cercando di mantenere l’equilibrio senza appoggi,
  • Catturare della stoffa messa a terra con le dita dei piedi,
  • Esercizi di propriocezione con le palline di diversa grandezza
Importante durante questi esercizi è andare a stimolare la propriocezione del piede e quindi anche la postura che risulta alterata a causa dell’errato appoggio a terra.            
Come ultimo trattamento prendiamo in considerazione l’OPERAZIONE CHIRURGICA:  se all’età di 8-9 anni il bimbo non è ancora migliorato allora si agisce chirurgicamente. Si inserisce una vite per mantenere in asse l’astragalo e tengo l’arto in scarico per 30 giorni. La vite poi si riassorbe da sola dopo all’incirca un anno.


Il rischio di scoliosi già nell’adolescenza:
come detto in precedenza il piede piatto è molto frequente all’interno della popolazione ed essendo il piede un organo recettoriale fondamentale per la postura, se patologico può provocare delle alterazioni posturali a livello di ginocchia anche e schiena.  
Il ginocchio è sempre leggermente valgo (è fisiologico) ma con un piede piatto (valgo pronato) il valgismo del ginocchio da fisiologico diventa patologico.
Nel caso in cui i piedi abbiano un livello di valgismo differente l’uno dall’altro si avrà una differente posizione anche del ginocchio, in questo caso la diversa postura creatasi a livello degli arti inferiori creerà scompensi a livello di anche e di conseguenza a livello di schiena. Un disequilibrio a livello del bacino può provocare la SCOLIOSI. 

Scoliosi. Cos’è?
La scoliosi è una deviazione laterale del rachide sul piano frontale, può essere di due tipi:
  • Atteggiamento scoliotico: deviazione laterale della colonna con assenza di rotazione dei corpi vertebrali, detta anche scoliosi apparente;
  • Scoliosi con gibbo: deviazione laterale della colonna con rotazione dei corpo vertebrali con comparsa di gibbo.

La scoliosi è più frequente nelle ragazze che nei ragazzi con un rapporto di 3-4 ad 1. Nel caso del piede piatto entra in gioco sicuramente il fattore posturale ma anche una possibile lassità legamentosa (che abbiamo già visto esserci nel piede piatto) legata ad ipotonia muscolare. Un fattore esterno alla patologia ma che spesso incide nella comparsa di scoliosi è il rapido accrescimento.

Cosa posso fare per evitare la scoliosi?
Come detto in precedenza, per evitare il peggioramento del piede piatto e di conseguenza le patologie a carico della colonna, è necessario eseguire esercizi per la fascia plantare in modo costante e continuativo, esercizi posturali e di propriocettività. Molto importante è anche agire manualmente dall’esterno andando a stimolare la muscolatura attraverso la riflessologia plantare. Tutto ciò è fondamentale nella prima infanzia (4-6 anni) per cercare di sviluppare l’arco plantare e nella seconda infanzia (7- 10) per cercare di evitare o di limitare le patologie a carico della colonna. Inoltre è importantissimo fare attività fisica sia per rinforzare la colonna che per aumentare la mobilità articolare, il tutto per limitare il rischio di patologie alla schiena.
N.B. è bene ricordare che il Nuoto per la scoliosi è importante ma solo se abbinato ad un’altra attività fisica che rinforzi e potenzi maggiormente la muscolatura della colonna!! È inoltre indispensabile fare tanta ginnastica correttiva affidandosi a posturologi!!



lunedì 16 settembre 2013

L'ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO




Normalmente si contrappongono le scoliosi strutturate irriducibili agli atteggiamenti scoliotici clinicamente e radiologicamente riducibili in posizione supina. Quando è possibile individuare le cause, queste si distinguono in inferiori, medie e superiori. A volte, invece, non sono rilevabili: si tratta in genere di un difetto posturale del bambino o dell'adolescente.

Atteggiamento scoliotico da causa inferiore

Il soggetto in piedi presenta uno squilibrio del bacino. Ciò è dovuto sovente ad una dismetria degli arti inferiori. Compensata questa diseguaglianza con un rialzo, l'atteggiamento si corregge e la gibbosità scompare in flessione avanti. La rigidità di un'anca anchilosata in atteggiamento viziato provoca ugualmente un disequilibrio del bacino.

Atteggiamento scoliotico da causa media

Abbiamo visto che la poliomielite può provocare delle retrazioni o con- tratture asimmetriche del sistema muscolare della colonna vertebrale. Nel bambino, questo atteggiamento col passare degli anni diventa quasi sempre strutturale.

Atteggiamento scoliotico da causa superiore

Il meccanismo è uguale a quello degli atteggiamenti di media entità: le retrazioni del torcicollo colpiscono lo sternocleidomastoideo; le paralisi mo- dificano la cintura scapolare.
Tutte le affezioni dolorose del collo, del cingolo scapolare e degli arti superiori possono provocare degli atteggiamenti antalgici con curve scolioti- che.

Atteggiamento scoliotico da difetto posturale

È una errata immagine della posizione simmetrica in piedi o seduti. La posizione sbagliata tenuta abitualmente dal ragazzo crea una errata percezione dell'equilibrio del rachide. Clinicamente, la curva si presenta a grande raggio con dislivello delle spalle. Lo "stai diritto" può far scomparire la curva. Col tempo il ragazzo perde coscienza del suo portamento viziato e si rende necessaria una lunga rieducazione. 

sabato 14 settembre 2013

TESI : STUDIO DI UN SOGGETTO SCOLIOTICO IN ETÀ EVOLUTIVA, TRATTATO CON METODO BIOGINNASTICA E VALUTATO TRAMITE GPS 400

Oggi pubblichiamo l'abstract della tesi della Dr.ssa Valentina Scapellato che gentilmente ci ha concesso il suo materiale.

La scoliosi è una patologia del rachide, caratterizzata da una deviazione laterale permanente della 
colonna, associata a rotazione e torsione delle vertebre.




Nella maggior parte dei casi la scoliosi si presenta senza una causa eziologica nota, detta idiopatica, in altri casi può essere secondaria ad atteggiamenti posturali errati. La scoliosi idiopatica insorge prevalentemente all'inizio dell'adolescenza; nel corso degli anni, sono stati applicate numerose tecniche per il trattamento della scoliosi in età evolutiva. 

In questa tesi è stata affrontata la problematica dal punto di vista di un tipo di ginnastica posturale, la Bioginnastica. 

La Bioginnastica è una metodologia di riequilibrio posturale bioenergetico sia osteo-muscolare che sensoriale-percettivo, occupandosi dell'individuo nella sua globalità, attraverso esercizi di allungamento, decontrazione e rilassamento, contrazione isometrica e riprogrammazione posturale, sdraiati a terra con l'aiuto di attrezzi come palline di gomma piuma, tubi di acquagym ed elastici. 



L obiettivo della tesi è stato quello di presentare uno studio su un adolescente scoliotico trattato con un protocollo di lavoro Bioginnastica e valutato, prima e dopo il trattamento, con un esame radiologico e con un nuovo strumento di valutazione posturale : il GPS 400, uno strumento che permette di osservare il soggetto nella sua globalità.




Il protocollo si è basato, inizialmente, sull'ascolto e la percezione del corpo e delle curve della colonna. Poi si è concentrati sul riequilibrio delle asimmetrie e rotazioni delle spalle e del bacino tramite esercizi di allungamento e decontrazione dei gruppi muscolari interessati. In un secondo momento ci si è concentrati sulla verticalità e centralità della colonna andando a decontrarre i muscoli dentati e trapezio e allungando i paravertebrali per migliorare l'apertura delle spalle; ancora, attraverso delle retroversioni del bacino, allungare la zona lombare.

Il protocollo, eseguito per 4 mesi, sia con lezioni di gruppo sia individuali, è risultato efficacie sia dall'esame radiologico sia dall'analisi posturale con GPS 400. 

mercoledì 11 settembre 2013

SCOLIOSI E KINESIOTAPING


Il Kinesiotaping è ormai una tecnica largamente utilizzata nel cercare di migliorare le situazioni algiche, posturali, di stasi e altro ancora in numerosi pazienti. Tecnica che si può pensare di utilizzare anche nei casi di scoliosi.

Nel caso di una scoliosi che non presenti rotazione dei corpi vertebrali e che si presenta con ancolo di Cobb inferiore di 15° può essere trattata con il Kinesiotape con l’applicazione sottostante.



Il caso soprariportato si presentava con una convessità a livello toracico a sinistra e convessità a livello lombare a destra. Vengono applicati tape con la metodica in compressione nei lati delle convessità e tape con la metodica in decompressione dai lati delle concavità. Su queste due applicazioni vengono poi applicati altri due nastri con funzione di correzione supplementare.
La combinazione di applicazioni muscolari e di correzione funzionali, è auspicabile che porti ad un miglioramento dell'equilibrio meccanica del corpo.
Fissare la base dal lato della convessità delle curve, posizionare le code del nastro sulla pelle nella direzione della correzione, con il busto piegato in avanti. Applicare le code con un forte spostamento della pelle verso la direzione della tensione delle code, utilizzandpo tensione zero nel tape. Ripetere a livello lombare.